• Ven. Nov 1st, 2024

055 News

News e guide dall'Italia

Tag popolari

Il mal di testa può essere un sintomo del disturbo temporo mandibolare?

DiRedazione

Lug 28, 2022
mal di testa

Il 15% della popolazione italiana riscontra una disfunzione mandibolare, ma solo una piccola fetta di queste persone sa realmente di cosa si tratta.

Cosa significa disturbo temporo mandibolare? Perché quando apro la mandibola sento dei rumori strani?

In questo articolo grazie al Dottor Mirco Banotti facciamo chiarezza sui Disturbi Temporo Mandibolari (ATM).

Mandibola come articolazione

La mandibola è effettivamente l’unico osso del cranio mobile e viene chiamata appunto: Articolazione temporo mandibolare.

Proprio la mandibola consente di svolgere movimenti in diverse direzioni; infatti, possiamo aprire e chiudere la bocca, fare movimenti laterali, retrazione e protrusione.

La corretta funzionalità è garantita dal “disco articolare” che possiamo paragonarlo ad un cuscinetto ed è inserito tra i due capi ossei e che ad ogni movimento si adatta.

Quindi anche la mandibola è solita a riscontrare problematiche articolari, muscolari e in alcuni casi anche al disco articolare ma vediamo le più comuni:

  • Lussazione da bocca chiusa o aperta
  • Trauma diretto
  • Artrosi
  • colpo di frusta
  • Bruxismo

Disfunzione ATM sintomi

Se il dolore diventa più intenso e in particolar modo può essere localizzato sul viso, collo e orecchie allora è il caso di raddrizzare le orecchie e capire che sono tutti sintomi della disfunzione ATM.

Questi sopra elencati sono solo alcune delle zone colpite ma ci sono casi in cui si manifestano oltre ai dolori anche dei rumori insoliti come crepitii, scrosci e la maggior parte delle persone colpite indica questo fastidio come “sabbia nelle orecchie”, rumori alla mandibola che si possono ricollegare a degli “scatti” sono spesso indicatori di problematiche legate alla coordinazione dell’articolazione.

La fatica muscolare, l’indolenzimento sono altri sintomi che possono manifestarsi e in particolar modo il bruxismo.

Il bruxismo è un termine medico utilizzato per indicare chi durante la notte o anche durante la giornata senza rendersi conto digrigna i denti.

Meno frequenti sono i blocchi dell’articolazione ovvero quando la mascella si blocca o chiusa o aperta.

Chi soffre di questa patologia spesso ha problematiche anche a svolgere attività banali come mangiare una mela o ridere in quanto il dolore e la difficoltà nell’aprire la bocca sovrasta ogni movimento e intenzione.

Disfunzione ATM può quindi provocare il mal di testa?

Molti studi hanno studiato e osservato come i disturbi temporo mandibolare sia un caso da valutare in casi di emicrania e mal di testa.

Specialmente quando il dolore si manifesta al livello delle tempie può provocare fastidi alle orecchie e una sensazione di vertigini continua.

Per la disfunzione articolazione temporo mandibolare è consigliata la fisioterapia che grazie a diverse tecniche e a delle terapie manuali a livello muscolare e articolare con l’aggiunta di esercizi personalizzati e mirati riescono a migliorare la vita di chi soffre di questo disturbo.

In base al caso specifico il fisioterapista può collaborare insieme ad altri medici specialisti, tra cui il gnatologo, l’odontoiatra e il chirurgo maxillo-facciale.

Negli ambulatori specializzati nella cura della ATM è possibile andare a sottoporsi ad analisi specifiche per comprendere meglio la propria problematica e l’integrazione di percorsi specifici può avvenire tramite:

  • la visita specialistica con i dottori
  • accesso diretto per problematiche già esistenti

Durante la valutazione iniziale viene controllata anche l’influenza dell’articolazione ATM per vedere come la problematica viene esposta.

Nel caso i fattori siano più complessi e articolati allora è necessario subentrare con una terapia più intensiva cercando di risolvere la situazione al meglio possibile.

La maggior parte le persone che soffrono di problematiche legate ai disturbi temporo mandibolari riescono a terminare la terapia senza dover intervenire chirurgicamente, facendo però attenzione a impegnarsi nella fisioterapia in modo costante.